Quadri di un viaggio lungo 26 anni, ogni tela per ogni anno di vita custodito nella memoria dell’anima.
Quando si deve assistere alla morte dell’unico figlio ci sono solo due scelte da fare: entrare nel tunnel di
una realtà che non appartiene più alla vita reale, oppure fare il più grande compromesso, quello di
accettare la sofferenza; fare dell’assenza il compagno di viaggio e riempire il vuoto infinito con il
potere della mente.
Io ho scelto la seconda, creando così il progetto artistico ”26” insieme ad Alina che mi ha guidato con la
forza del pensiero e sconosciuta energia. Difficile spiegare le forme visionarie che si scoprono
all’interno dei quadri e non volute dalla mia mano e dal mio pensiero.
Ogni tela è il riflesso del mondo dal punto di vista di chi lo guarda nell’istante.
In fondo, cos’è la realtà se non la capacità di percezione dei nostri sensi?
Qui e Altrove…