Alina - ritratti del suo viaggio

Alina e la nostra storia

Ogni quadro ha una storia, ha una traccia, un percorso e un pensiero.
Le storie non appartengono solo alle parole ma anche alle immagini.
Vedo la nostre memorie, la sera porta a galla le ceneri della mattina grigia e fredda, ogni giorno muore ogni 24 ore.
Dalla polvere del giorno morto il vento porta via migliaia di albe che rinascono e io devo tornare al modo in cui sono arrivata per amarti per sempre.

Il tuo viso figlia mia addorata Alina, e' quello che non sono mai riuscito descifrare da quando mi hai lasciato.
Nel dubbio cerco te in ogni pennellata per essere te e te per essere me.
Ma tu sei l'infinito ed io sono una goccia qui.


Lo sai Alina che io ho sette vite?

quella che mi attribuiscono gli altri;

quella che confondo con la mia vita;

quella delle delusioni;

quella dei successi;

quella delle sconfitte;

quella in cui sono morta per la prima volta, il 7 aprile 2019;

infine, poi c'e' la vita vera,

quella che mi vede risorgere per sei volte

e mi fa capire che, in fondo,

tutte quelle cadute mi fanno sentire ancora piu' vicino a te.


Storia di un amore senza fine.

Identità

l'Arte dell'Identità - l'Identità dell'Arte

Gli artisti non sono nati, loro sono da sempre, non hanno religione e nessuna divinità

Gli artisti non aspettano davanti alle porte e non seppeliscono le libertà,

Gli artisti sono gli angeli ribelli, non hanno famigli, non hanno amanti

Gli artisti lasciano il mondo agli altri e non sanno che significa essere

immortali o mortali

Gli artisti hanno il loro Paradiso!

( Sanda Sudor) 


Cerco nell'identità un processo creativo quasi completo dove concorrono esperienze emotive, immagini inconsce, è una emozione che viene alla luce.
Solo cosi si puo' creare un processo di trasformazione delle mie e delle vostre emozioni, quindi un atto alchemico, che dà vita a un qualcosa che parla in un modo unico che ha la sua identita'.

Se chiedessero agli uomini che cosa è più importante di salvare se stessi, non avrei alcun dubbio circa ciò che bisognerebbe rispondere: la propria identità.

Ognuno di noi struttura una modalità di esistenza e forgia una immagine di sé che si costruisce e si evolve nel tempo. Essa si differenzia -questa almeno dovrebbe essere la tensione- dalle richieste del collettivo e da tutte le forme di omologazione, individuandosi, dunque, come una entità unica e irripetibile, ben diversa da tutte le altre. Questa identità si struttura nel tempo: ciò significa che noi sappiamo di esistere e percepiamo noi stessi come essere indivisibili e diversi da ciò che ci circonda, perché abbiamo sviluppato un senso di continuità dell’esperienza della coscienza: non solo io sono diverso da ciò che sono oggi, in quanto cioè esiste una continuità tra le mie esperienza passate e la mia attuale identità, perché se non avessimo la possibilità di conservare le tracce della nostra esperienza passata e di utilizzare per relazionarci al mondo, non esisterebbe un’identità stabile, con una storia, un presente e la possibilità di proiettarsi in un futuro, di progettarlo.






 
 

Monocromia

Il cuore di artista ha un rovescio, marchio della stigma della solitudine, perchè da voce a quelli che non hanno la solitudine orgogliosa, perchè sa piegare la luce, perchè brucia sul bordo del mondo, mentre tutti gli altri restano al lato della strada.

 

Ectoplasmi

Plasmare il sogno o l'anima


L’ectoplasma non significa necessariamente l'intervento di entità disincarnate, perché è un fenomeno derivante dalla capacità paranormale di ognuno di noi, come d'altra parte, tutti i fenomeni fisici. 

Se posso darne una definizione romantica, direi che "l'Ectoplasma è un pensiero materializzato in cerca d'autore."

In primis bisogna sapere che la parola "Ectoplasma" ha una derivazione greca "ektòs" fuori, e "plàsma" figura o oggetto plasmato; quindi significa oggetto plasmato che fuoriesce dal medium.

Quindi l'ectoplasma è alla base di ogni materializzazione (creazione lenta, progressiva e visibile o improvvisa e repentina di cose o persone. Le mie '' creature'' sono delle ectoplasmi plasmate dalla mente che fruga nelle camere della memoria e dei sogni ancor non vivissuti. 

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Bianco materico

Plasmare in bianco

 

La scultura è stato sempre un sogno nel cassetto, e penso per la maggior parte degli artisti. E' una specie di contatto fisico con l'arte , perché' l'argilla si plasma e vibra nelle mani cosi come la pelle della persona amata quando è sfiorata. L'argilla risponde alla delicatezza del tocco. Prende forma, catturando l'essenza dell'ispirazione e dell'imaginazione. È un'esperienza tattile, un processo che coinvolge tutti i sensi e che va oltre la semplice creazione di forme tridimensionali.

  È un processo che richiede pazienza e dedizione, simile alla costruzione di una relazione. Come nella pelle che si modella sotto le carezze, l'argilla cattura l'impronta della mia anima, registrando ogni pensiero, passione e intento.



Fly

Quando camminerete sulla terra dopo aver volato, guarderete il cielo perché là siete stati e là vorrete tornare.
(Leonardo da Vinci)


Prima di poter volare, l’anima deve fare un bagno di polvere, come gli uccelli.




La montagna

Amore senza confini

Ho scoperto un vero amore nel dipingere le montagne perche' ho scoperto l'amore per la montagna. 

Le montagne, imponenti guardiani del cielo, mi parlano in un linguaggio silenzioso, fatto di cime che sfiorano il cielo e valli che sussurrano storie secolari. Sono poesia scolpita nella roccia, dipinti eterni di tramonti che tingono di arancione le vette innevate. 

Ogni cresta è una linea tracciata dall'artista supremo, che ha modellato con maestria il profilo di queste giganti di pietra.  Ogni salita è una metafora della mia crescita personale, e ogni vetta conquistata è una vittoria sulle mie paure e incertezze.

. È un amore senza limiti, senza confini, che mi connette con il sublime e il mistero di ciò che è più grande di me.



La prima volta a Paratissima

Paratissima
2023

Perche' la Sfera? 

Ho scelto la forma perfetta della cellula umana, dell'atomo e dell'universo. 

Sfera dei miei occhi: L'idea di rappresentare il concetto de "Il grande fratello" attraverso due sfere dipinte come occhi è stata presente a lungo nella mia mente finche’ qualche mese fa ho elaborato l’immagine visiva che incarna perfettamente la sensazione di sorveglianza costante e invasiva associata al concetto di un ente supremo che tutto vede. Le due sfere quindi i due globi oculari  sono gli occhi onnipresenti, una presenza imponente, scrutante, quasi a penetrare nell'anima di chiunque si avvicini. La scelta di realizzare le due pupille da una semisfera trasparente e riempita da liquido che si muove continuamente è intenzionale: chiunque potrà riflettere la sua immagine nel superficie curva della pupilla.

'' Guardami negli occhi per vedere te''



La terra trafitta: una sfera dipinta con varie tecniche materiche per simulare piccoli elementi di ecosistemi diversi dipinti e che si fondono in un paesaggio quasi lunare. Un richiamo dell'attenzione sulla fragilità dell'ambiente e per preservare l'equilibrio tra tutte le forme di vita.

Sfera della storia umana: Questa sfera dove la resina ha preso le simbiosi delle imperfezioni pelle umana suggerisce il senso del dolore umano nel imprinting del filo spinato.

Sfera del nostro infinito:  Una sfera trasparente  realizzata in 12 livelli di resina, invitando gli osservatori a speculare sulle infinite possibilità della creatività e dell'immaginazione. Rappresenta il potenziale umano di generare nuove idee e nuovi mondi, senza confini.




l'arte e' ...

L’arte è anche una giustizia laddove c'e' anche la bellezza nello splendore dell’anima di chi ha subito violenza e quindi cerca giustizia.